(o
l'Agiorita). Monaco ortodosso e umanista russo di origine greca. Dopo
aver compiuto gli studi in Italia, nel 1507 si fece monaco, ritirandosi in un
convento sul monte Athos. Nel 1517 si recò in Russia, su invito del
granduca Vasilij III, per svolgere l'attività di traduttore. Stabilitosi
a Mosca, si dedicò alla versione, dal greco al latino, del
Salterio e di altri libri liturgici. Nel 1525 il metropolita Daniele lo
fece condannare per eresia da un sinodo e rinchiudere in un monastero; la
condanna venne riconfermata nel 1531. Tra i suoi scritti ricordiamo:
Sermone
che narra diffusamente, con rammarico, i disordini e le mancanze dei sovrani e
dei governi dell'ultimo tempo (Arta, Grecia 1475 circa - Troice-Sergieva
Lavra, Kiev 1556).